mercoledì 27 gennaio 2016

27 gennaio GIORNO DELLA MEMORIA



Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario
Primo Levi

Come sottolinea Graziella Favaro su La Vita Scolastica
"Ricordare vuol dire prevenire le condizioni che possono portare alla discriminazione e alle sopraffazioni; vuol dire vigilare e prestare attenzione ai gesti e agli eventi, piccoli o grandi, che hanno il segno della disuguaglianza. Ricordare vuol dire anche scegliere, stare dalla parte del bene, agire e proteggere chi si trova a vivere una condizione di fragilità e di offesa.
Una favola di Gianni Rodari può servirci, con la leggerezza e la profondità che contraddistinguono l’autore, a mostrare ai bambini i rischi della memoria corta, del non ricordare e non voler vedere."

Il funerale della volpe di Gianni Rodari (da Libro degli errori)
Una volta le galline trovarono la volpe in mezzo al sentiero. Aveva gli occhi chiusi, la coda non si muoveva. - È morta, è morta - gridarono le galline. - Facciamole il funerale.
Difatti suonarono le campane a morto, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in fondo al prato. Fu un bellissimo funerale e i pulcini portavano i fiori. Quando arrivarono vicino alla buca la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutte le galline.
La notizia volò di pollaio in pollaio. Ne parlò perfino la radio, ma la volpe non se ne preoccupò. Lasciò passare un po' di tempo, cambiò paese, si sdraiò in mezzo al sentiero e chiuse gli occhi. Vennero le galline di quel paese e subito gridarono anche loro: - È morta, è morta! Facciamole il funerale.
Suonarono le campane, si vestirono di nero e il gallo andò a scavare la fossa in mezzo al granoturco. Fu un bellissimo funerale e i pulcini cantavano che si sentivano in Francia. Quando furono vicini alla buca, la volpe saltò fuori dalla cassa e mangiò tutto il corteo.
La notizia volò di pollaio in pollaio e fece versare molte lacrime. Ne parlò anche la televisione, ma la volpe non si prese paura per nulla. Essa sapeva che le galline hanno poca memoria e campò tutta la vita facendo la morta. E chi farà come quelle galline vuol dire che non ha capito la storia.


Qui di seguito invece alcune riflessioni in parole e immagini, per i  grandi.



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